di Matteo Mariani

 

Con il Giro di Lombardia si è da poco conclusa la stagione ciclistica 2018, almeno per quanto riguarda le competizioni di primo livello. Nella “Corsa delle foglie morte” Vincenzo Nibali è arrivato secondo, dietro al francese Pinot, confermando di essere uscito dal periodo negativo in cui lo aveva gettato l'incidente del Tour.

Vincenzo è senza dubbio il numero uno del ciclismo italiano; in carriera ha saputo far bene nei grandi Giri: ha vinto il Giro d'Italia nel 2013 e nel 2016, il Tour nel 2014 e la Vuelta nel 2010, e inoltre è quasi sempre finito sul podio, tutte le volte che ha preso parte a queste corse. In più, ha detto la sua anche nelle grandi classiche, vincendo il Giro di Lombardia 2015 e 2017 e la Milano-Sanremo di quest'anno. Senza quel brutto episodio della moto all'Alpe d'Huez, sicuramente questa stagione avrebbe avuto un esito diverso, e “Lo Squalo” avrebbe portato a casa altre vittorie ed altri piazzamenti di rilievo.

Attendiamo quindi fiduciosi la stagione 2019, certi di vedere Vincenzo lottare con i primi, e magari, perché no, batterli, sulle strade del Giro e in tante altre gare, come ad esempio Fiandre e Liegi.